Electronic Arts è sotto accusa per aver pubblicizzato le microtransazioni di FIFA 21 ai minorenni, pratica decisamente mal vista dato che stiamo parlando di sistemi di gioco che molti assimilano al gioco d’azzardo e che potrebbero essere presto oggetto di nuove leggi, quantomeno in alcuni paesi.
Giusto recentemente EA aveva fatto parlare di se per le pubblicità di UFC 4, in quel caso inserite direttamente nel gioco e non saltabili. Ora, per rifarsi l’immagine, è andata a toccare un argomento ancora più delicato: sulla rivista Smyths Toys, indirizzata ai bambini, sono apparse delle pubblicità di FIFA 21 che invitano ad aprire i pacchetti (leggasi casse premio) del FUT usando i punti FIFA, questi ultimi acquistabili con soldi veri.
FUT, la modalità online degli ultimi FIFA, si è costruita con gli anni una fama molto negativa per quanto riguarda il suo sistema di monetizzazione, risultando come uno dei giochi dalle pratiche più predatorie tra quelli presenti sul mercato (considerando anche che si paga a prezzo pieno). In realtà i giocatori possono aprire i pacchetti di carte anche giocando, ma di solito ciò non basta per avere una squadra competitiva, quindi si viene invogliati a spendere soldi veri per accelerare il processo e avere giocatori più forti.
Del resto non è certo una novità che Electronic Arts miri direttamente ai minori per vendere i pacchetti del FUT, altrimenti non si spiegherebbero le tante campagne che hanno coinvolto youtuber e influencer vari, anche italiani, per normalizzare la pratica dello spacchettamento tra i più piccoli.